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/ LA STORIA

Un territorio, un vino, lo stesso nome. Mandrolisai.

Può sembrare un binomio comune, ma la storia di questo vino nato nel cuore della Sardegna è tutt’altro che semplice e banale. Anzi, decisamente unica. Composita, perché nasce da un blend di uvaggi diversi: Bovale (“qui lo chiamiamo Muristellu”), Monica e Cannonau. Il risultato è il sapore del Mandrolisai come territorio per ben due motivi, innanzitutto perché questo intreccio

di sapori esiste solo qui. Il Bovale nasce dal Bobal spagnolo,il Cannonau è una varietà molto vicina al Grenache francese e il Monica è un autoctono gentile dal nome di donna che divisi hanno ognuno la propria identità, ma insieme esplodono in un connubio fresco, avvolgente e decisamente equilibrato che non ha pietre di paragone altrove.

Il piede sull’acceleratore dell’unicità lo mette poi anche il metodo di creazione del vino, che avviene direttamente in vigna: “Non è un blend che viene messo insieme in cantina, trattando ogni uva secondo le sue specificità". Il Mandrolisai è un vino particolare, longevo come il Cannonau, versatile come il Bovale, fresco come il Monica. Ma soprattutto è la nostra cultura: tutti nei sette comuni dell’areale - Ortueri, Sorgono, Tonara, Desulo, Atzara, Samugheo e Meana Sardo  - hanno almeno un vigneto per il Mandrolisai in casa,  è sempre stato un affare di famiglia.

Proprio come un figlio.

testo di Lara De Luna

/ DETTAGLI TRAU

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